Gioco Fisico e Gioco Online: i Dati della Ricerca I-Com

Il valore economico del segmento dei giochi e il quadro normativo, sono stati i temi centrali del seminario “Il settore dei giochi e i nodi regolatori.

Il riordino del territorio”, ospitato a Roma da I-Com (Istituto per la Competitività) e sostenuto da International Game Technology (IGT).
Stefano da Empoli, presidente di I-Com, ha sottolineato l'importanza del settore dei giochi, che l'istituto monitora ampiamente. Ha osservato che, sebbene vi siano progressi nella standardizzazione del comparto, la questione delle disparità geografiche necessita ancora di una risoluzione.

Il seminario mira a valutare lo stato attuale e discutere le possibilità future del settore dei giochi.

La situazione del mercato italiano e le differenze regionali

I dati hanno evidenziato una ripresa dei luoghi di scommesse fisiche, particolarmente impattante nel mercato italiano.
Anche il gioco online ha registrato un’impennata, con ricavi che hanno toccato i 73 miliardi di euro nel 2022 e proiezioni che raggiungeranno gli 80 miliardi di euro nel 2023. La fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni ha visto il maggior numero di nuovi conti, per un totale di 1,6 milioni, con una raccolta media annua di entrate per pro capite di oltre €1.700.
Tuttavia, questa espansione mostra significative differenze regionali, con alcune province del sud che raddoppiano la media nazionale.

Il bisogno di riorganizzazione del settore giochi

L'evento si è concentrato sull'analisi dell'attuale fase di aggiustamento normativo e fiscale nel panorama del gambling italiano, che si avvia ora verso una governance più definitiva, soprattutto a seguito dell'ultimo decreto di riorganizzazione del settore.
L’iniziale allentamento e la successiva completa rimozione delle restrizioni legate alla pandemia hanno dato un impulso significativo alla ripresa dell’intero settore.

In particolare, la ripresa dei ricavi è legata alla riattivazione delle postazioni fisiche di scommessa, che hanno avuto un impatto sostanziale sul mercato italiano.
Nel 2022, si è registrato un notevole aumento annuo in tutti gli aspetti del gambling: +22,4% nella riscossione, +20,9% nelle vincite, +31,6% nelle spese e +33,4% nelle entrate del Tesoro.

L’analisi dei punti di gioco sul territorio italiano

Studiando la distribuzione dei punti scommessa sul territorio italiano, la rete dei locali che ospitano apparecchi AWP (Amusement With Prizes) nel 2022 è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2021. Mentre nel 2020 la Lombardia contava tanti apparecchi AWP quanto l'intero meridione, da allora è emersa una distribuzione più equilibrata e diffusa. Tuttavia, il numero complessivo di locali dotati di macchine AWP è diminuito significativamente negli ultimi cinque anni, passando da quasi 77.000 nel 2017 a 51.169 nel 2022.

Al contrario, la distribuzione delle macchine VLT (Video Lottery Terminals) mostra ancora notevoli disparità regionali: il numero di macchine in Lombardia corrisponde a quello di tutto il Mezzogiorno ed è circa il doppio di quello delle regioni con più macchine (Lazio, Piemonte, Campania). Nell’ordine, Lazio, Campania e Lombardia ospitano anche la quota maggiore (37% del totale) di punti vendita di "Giochi numerici a totalizzatore", "Lotterie" e "Lotto".

Il mercato dei giochi online continua ad espandersi in modo robusto, raggiungendo i 73 miliardi di euro nel 2022 e rappresentando il 55% dei ricavi totali del gioco. Il settore ha raddoppiato il suo valore in pochi anni, con proiezioni che suggeriscono un aumento fino a 80 miliardi di euro entro il 2023.

Tra la popolazione di età compresa tra 18 e 74 anni, la raccolta media annua pro capite nazionale per il gioco online supera i 1.700 euro. Tuttavia, persistono significative disparità regionali, con alcune province del sud che raddoppiano la media nazionale.
La raccolta media annua pro capite più alta si registra a Messina, con 2.911 euro, seguita da altre province di Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Il valore pro capite più basso si registra a Rovigo, con appena 833 euro annui.

Le tendenze dei giochi online

Sono emerse tendenze significative anche per quanto riguarda la creazione di nuovi siti e account, dimostrando una robusta crescita dei giochi online, in particolare tra i gruppi demografici più giovani. Secondo i dati ADM, il segmento più numeroso di nuovi conti di gaming online nel 2022 è stato costituito da individui di età compresa tra 18 e 24 anni, che hanno registrato circa 1,6 milioni di nuovi conti.
La base più estesa di conti attivi è tra gli utenti dai 25 ai 34 anni, con oltre 4,9 milioni di conti, seguiti da 3,7 milioni nella fascia di età 18-24 anni e 3,4 milioni nella fascia di età 35-44 anni.

Allo stesso tempo, il settore deve affrontare sfide sostanziali con attività illegali che tentano di infiltrarsi nel mercato, ponendo rischi significativi per la sicurezza degli utenti.
Si stima che i game online costituiscano circa il 75% del mercato totale di quelli illegali, valutato a circa 33 miliardi di euro nel 2022, che si traducono in circa 20 miliardi di euro di guadagni illeciti.

Sebbene questi dati evidenzino l’importanza del settore, nel corso degli anni gli approcci normativi sono diventati sempre più frammentati, con varie regioni e comuni che implementano le proprie norme indipendentemente dagli standard nazionali.

La distinzione fra gioco fisico e gioco online

L'11 marzo 2024 il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto volto a ristrutturare il settore dei giochi.
Questo decreto fa una chiara distinzione tra iGaming e scommesse fisiche; il gioco digitale è diventato il focus primario degli sforzi normativi, mentre per l’ambito tradizionale è in corso il confronto tra Ministero dell'Economia e Regioni per gettare le basi per un eventuale accordo in Conferenza Unificata.

Thomas Osborn di I-Com, supervisore dello studio, ha osservato: “L’intervento di riordino è indubbiamente un primo, e sostanziale, passo verso l’aggiornamento e adeguamento normativo che era ormai richiesto da numerosi anni.
Rimane tuttavia l’urgenza di completare l’intervento di riordino complessivo, in modo da superare la frammentarietà normativa e fiscale che negli anni ha portato ad una situazione di incertezza e disomogeneità territoriale che, se colmata, permetterebbe di migliorare anche le garanzie per un gioco maggiormente sicuro e legale”.

La questione della distribuzione dei punti vendita fisici di scommessa tra le regioni esige ancora una soluzione, che richiede un’intensificata discussione tra le parti interessate del settore e i vari livelli di governo (Stato, Regioni e autorità locali) per creare condizioni che garantiscano prevedibilità, competitività e sicurezza per gli utenti.

Redatto da: Marta Pozzettino