Scommesse Sportive Online - Dati e Tendenze del Mercato Italiano e Europeo

Nel corso degli ultimi dodici mesi, le scommesse sportive hanno mostrato un’energia che pochi settori dell’intrattenimento possono vantare. Non si tratta solo di numeri in crescita, ma di una trasformazione culturale.

Nel 2024, la raccolta nelle agenzie ha superato i 5,4 miliardi di euro, con una spesa netta – ovvero ciò che resta agli operatori al netto delle vincite – che ha sfiorato i 955 milioni.
Numeri importanti, ma non sorprendenti se si considera che il settore fisico, nonostante le sfide poste dall’era digitale, continua a resistere grazie al suo ruolo sociale e territoriale.

Tuttavia, è online che si è verificata la vera impennata: una spesa complessiva di oltre 1,6 miliardi di euro e una raccolta pari a 14,3 miliardi, con un incremento superiore al 28% rispetto all’anno precedente. Si tratta di una curva ascendente che riflette abitudini mutate, tecnologie più accessibili e, soprattutto, una fiducia crescente verso piattaforme regolate e trasparenti.

Una visione d’insieme: l’Europa del betting

Estendendo l’osservazione oltre i confini italiani, si scopre un’Europa sempre più coinvolta nel fenomeno. Secondo i dati dell’EGBA (European Gaming and Betting Association), in collaborazione con H2 Gambling Capital, il gioco pubblico ha generato nel 2024 un fatturato lordo di 123,4 miliardi di euro. È un mercato vasto, eterogeneo, che include tanto le scommesse sportive online quanto il casinò online e i giochi a quota fissa.

Di questo volume, ben 47,9 miliardi provengono dal solo comparto online, che ormai copre quasi il 40% delle entrate complessive. Il vero traino, però, è il mobile: più della metà delle scommesse online avviene da smartphone, segno di una tendenza radicata, inarrestabile.

Il dato non è solo tecnico, ma sociale: la fruizione del betting si adatta alla vita moderna, alla velocità dell’informazione, al tempo ridotto e frammentato che ciascuno dedica al tempo libero. Non è un caso se le previsioni parlano di un incremento continuo, con il digitale che potrebbe arrivare a rappresentare il 45% del mercato già entro il 2029.

Scommettere da mobile: una nuova dinamica mentale

La scommessa non è più un atto legato a un luogo specifico. È diventata una dinamica mentale, uno schema di decisione e azione che si inserisce nei micro-momenti della giornata. Dove prima si varcava la soglia di una sala dedicata al betting per consultare quote e match, oggi basta aprire un’app, consultare il calendario sportivo e piazzare una giocata durante la pausa pranzo, in autobus o in coda al supermercato.

Questo non ha reso il gesto meno consapevole, ma certamente lo ha reso più individuale, silenzioso. Il calcio, prevedibilmente, resta lo sport dominante: Serie A, Premier League, Champions League, con promozioni e quote sempre aggiornate.

Ma si affacciano con forza anche il tennis – soprattutto nei grandi Slam – il basket europeo e NBA, le corse di Formula 1 e persino l’eSport, che trova una sua nicchia di fedelissimi. La scommessa, oggi, è personalizzabile. Ogni utente costruisce il proprio palinsesto, la propria combinazione di rischio e attesa.

La crescita del mercato scommesse online

Dietro la crescita del mercato c’è anche un’evoluzione industriale. Studiando come leggere le quote di mercato, osserviamo che i principali operatori del settore – tra cui Lottomatica, Sisal e Snaitech – si contendono quote con una guerra silenziosa fatta di investimenti in tecnologia, acquisizioni strategiche e offerte sempre più cucite su misura.

Lottomatica ha superato il 30% della spesa online, un risultato che riflette anche la sua capacità di differenziare canali e servizi. Sisal segue da vicino, consolidata da anni di presenza fisica e digitalizzazione progressiva.
Meno brillante, invece, la performance di player stranieri come Bet365, che accusano il peso della concorrenza locale e delle restrizioni regolatorie.

Le campagne di marketing si sono fatte più sofisticate, nonostante i limiti imposti dalla normativa sul gioco: partnership con club sportivi, strategie SEO, app mobile dalle funzionalità avanzate.

In questo scenario, la fidelizzazione diventa centrale: chi riesce a mantenere l’utente attivo, informato e soddisfatto, vince la partita.

Crescita e gioco responsabile: le sfide del settore

Tanta espansione impone anche maggiore vigilanza. Non si può parlare di un segmento che cresce senza considerare l’etica che deve accompagnarlo. In tutta Europa si discute di regolamenti, limiti pubblicitari, obblighi informativi e strumenti di autolimitazione.

In Italia, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha intensificato i controlli, mentre a livello comunitario si lavora per standard comuni di trasparenza, protezione dei minori e lotta al gioco patologico.
È un equilibrio difficile: da un lato l’interesse economico, dall’altro la tutela del cittadino. Ma è anche un banco di prova per l’intero comparto: chi saprà coniugare crescita e responsabilità potrà garantire al settore stabilità e reputazione.

L’adozione di sistemi avanzati di verifica dell’identità, di monitoraggio del comportamento di betting e di blocco automatico in caso di rischio sono solo alcuni degli strumenti già in uso, e destinati a rafforzarsi.

Il 2025 conferma la direzione: il mobile al centro

I primi mesi del nuovo anno hanno già confermato le tendenze emerse. Ad aprile, le scommesse online in Italia hanno generato una spesa superiore del 15% rispetto allo stesso mese del 2024, con una raccolta che ha superato 1,1 miliardi di euro. Anche il gioco fisico ha registrato un balzo notevole: +23,6% di spesa, per un totale di circa 112 milioni.

Questi numeri parlano di un settore in salute, ma anche di un’evoluzione più sottile: il mobile, ormai, è la vera piattaforma di riferimento. Non solo per la comodità, ma perché rappresenta il punto di incontro tra utente e servizio, tra desiderio e azione.
Le app non sono più semplici estensioni dei siti web, ma ambienti completi, integrati con notifiche, sondaggi, statistiche, live-streaming e assistenza in tempo reale. Scommettere non è più un’attività accessoria: è parte del linguaggio digitale quotidiano.

Come sottolinea Spike: “In ultima analisi, ciò che emerge è un cambiamento profondo della percezione stessa del gioco. Non è più – o non soltanto – un passatempo. È una modalità di relazione con lo sport, con il rischio, con il calcolo delle probabilità”.

Redatto da: Miriana Menighetti